mercoledì 16 dicembre 2009

Bambini diversi o con una marcia in più?

Bisogna preoccuparsi di non fare sentire i propri figli troppo diversi dagli altri fino al punto di rinunciare alle proprie convinzioni e di conformarsi alle scelte comuni? Anch'io mi sono chiesta se è giusto lasciar correre solo per adeguarsi,  ma poi questo pensiero in verità  non mi ha mai assillato troppo.
Nel complesso penso di essere riuscita a fare loro capire il perchè delle mie scelte alimentari parlando e rispondendo alle loro domande, leggendo testi adatti alla loro età, articoli tratti per esempio da Piccole Impronte della LAV, mostrando filmati in cui potessero vedere lo stato di sfruttamento e di sofferenza degli animali di cui gli uomini si cibano senza tante remore. I bambini capiscono perfettamente, sono gli adulti che sottovalutano la loro capacità di immedesimazione: loro hanno un'empatia innata che li porta a sentirsi sullo stesso piano di tutte le creature che li circondano. La maggior parte delle persone "grandi" ha perso questa facoltà e per questo spesso non è nemmeno in grado di educare ( nel senso di condurre a sè) e di coinvolgere.
In questo senso può essere davvero un compito troppo difficile risultare dei modelli convincenti e perciò in molti subentra il senso di rinuncia, la sensazione di non sapere da dove iniziare per poter "condurre a sè" i propri bambini delegando così alla società il compito di coprire le mancate scelte.
In questa società è già difficile essere vegetariani, figuriamoci vegani e poi anche crudisti, questo è un pò il pensiero che ci toglie tante buone energie per concentrarci su ciò che funziona per noi, su ciò che si adatta meglio ai nostri principi.
Al centro di tutti i nostri pensieri ci devono restare però la preoccupazione di non assillare troppo i nostri bambini, di non forzarli perchè rischieremmo di creare delle tensioni difficili da risolvere e soprattutto poi potrebbero dirci bugie per accontentarci ... E quando desiderano mangiare qualcosa di cotto, una pastasciutta o una pizza per esempio, non bisogna negargliela, non sarà certo una pizza con gli amici ad avvelenarli.
I nostri figli non devono sentirsi diversi ma devono sentire di avere una marcia in più, devono sentirsi orgogliosi a tal punto da farsi seguire anche da altri bambini per le loro convinzioni, per la loro forza, per il loro temperamento e per la loro vitalità. Diamogli fiducia ma lasciamoli camminare anche con le loro gambe.

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